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SPEZIE, ORTAGGI ED ERBE AROMATICHE, PREZIOSI ALLEATI DELLA NOSTRA SALUTE

 

 

 

 

 

 

 

 

Sin dall’antichità SPEZIE ED ERBE AROMATICHE sono state usate da tutti i popoli della terra sia per profumare ed insaporire le pietanze rendendole più gustose, sia per curare molti dei più comuni disturbi.

Anche se molte delle spezie ed erbe usate presso i popoli asiatici (pensiamo ai cinesi o ai giapponesi), di riconosciuto potere terapeutico, non sono facilmente nei nostri supermercati e a volte neppure in drogheria, possiamo tuttavia contare su un buon ventaglio di erbe aromatiche, spezie e ortaggi che contengono molti principi attivi che influiscono positivamente sulla nostra salute.

Cominciamo dall’aglio e dalla cipolla,  veri principi della nostra cucina, base essenziale per la preparazione di moltissime ricette e conosciuti sin dai tempi più remoti tanto per il loro valore alimentare ed aromatico quanto per le notevoli proprietà terapeutiche.

 

È infatti ormai accertato che l’AGLIO (al di là delle presunte virtù scaramantiche) è utile come vermifugo,  come disinfettante naturale, come depurativo del sangue, contribuisce ad abbassare il tasso di colesterolo, è coadiuvante nel controllo dell’ipertensione, delle malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio. L’allicina, contenuta nell’aglio, è dotata di potere batteriostatico. Va ricordato che questo ortaggio conserva le proprie caratteristiche salutari soprattutto se consumato crudo o poco cotto (un eccesso di calore ne rovina le preziose proprietà nutritive e gli conferisce uno sgradevole gusto amarognolo).

 

La CIPOLLA è nota per essere un ottimo diuretico, lassativo, antisettico, valido aiuto per le malattie respiratorie, cardiovascolari, per le anemie, i reumatismi, lo scorbuto ed altro ancora. Sia l’aglio che la cipolla contengono poi composti solforati e induttori di detossificazione epatica che contribuiscono a proteggere i geni e quindi a rallentare l’invecchiamento e ridurre i rischi di cancro. Contengono inoltre altri principi attivi che attivano la fibrinolisi nelle arterie, contribuendo a prevenire flebiti, embolie, accidenti vascolari cerebrali e infarto. Al pari di altri ortaggi ed erbe aromatiche, sono ricchi di flavonoidi, potenti antiossidanti e antinfiammatori, in grado di neutralizzare il ferro (diversamente agli antiossidanti classici, come la vit. C che in presenza di ferro diviene pro-ossidante).

 

Le erbe e gli aromi di colore verde contengono poi anche molti altri antiossidanti, clorofilla, calcio e molti altri principi attivi non ancora studiati.

 

Il PEPERONCINO, usato intero o macinato nei molti piatti tipici della cucina dei paesi caldi, è uno degli alimenti più ricchi di vitamina C. È da evitare in caso di herpes, stomatiti ulcerative mentre si rivela utile nei casi di alitosi da reflusso gastroesofageo.

 

L’ANICE è usato soprattutto nella preparazione di dolci, creme ed anche pane. Tratta le preoccupazioni e le nevrosi ossessive ed in campo odontoiatrico bruxismo, serramento e parafunzioni.

 

Il COTIANDOLO, pianta mediterranea parente del prezzemolo, è una spezia molto antica e tuttavia oggi in disuso. È molto usata nella cucina greca e araba per insaporire piatti a base di ortaggi. Tratta l’ansia, l’insonnia e le infiammazioni delle mucose.

 

Il CUMINO è originario dell’Asia occidentale ed ha avuto un tempo un posto importante nella medicina e nella gastronomia. Sembra che i Romani ricorressero ai suoi semi a scopo digestivo, dopo i loro festini.  Oltre che come sedativo, aiuta in corso di xerostomia (condizione patologica caratterizzata da particolare e duratura secchezza delle mucose della bocca, in conseguenza di un prolungato arresto della secrezione di saliva. Si verifica in tutte quelle condizioni morbose che compromettono la secrezione salivare: malattie fortemente esaurienti, stomatiti, parotite epidemica ecc.., N.d.A.).

 

Il FINOCCHIO SELVATICO è una pianta mediterranea, diffusa nelle zone temperate d’Italia. È ricca di un’essenza costituita specialmente di anetolo, stimolante e digestivo, presente soprattutto nei semi. Tratta l’ansia e la depressione e combatte l’alitosi da turbe orali o digestive.

 

Il PEPE NERO, di origine orientale, è un potente antidepressivo e stimola l’attività fibroblastica ed epiteliale in corso di gengivite.

 

La SENAPE si ricava da una pianta molto diffusa allo stato spontaneo in Europa. Ha le stesse indicazioni orali del pepe, ma è più congestionante e revulsivante nel cavo orale.

 

Il TIMO è una pianta dalle molte virtù, a patto che si sappia dosare. Antidepressivo e immunomodulante, cura l’herpes ricorrente e le infezioni del cavo orale.

 

Fra le principali erbe aromatiche, l’ALLORO è una pianta molto usata in cucina: è bene non confondere le sue foglie con quelle di altre piante molto tossiche (lauroceraso ed oleandro). Con aglio, prezzemolo, timo ed altre piante fa parte delle piante aromatiche  note ed usate nelle ricette tipicamente mediterranee. L’alloro è uno stimolante ed un antisettico e l’infuso delle sue foglie favorisce la digestione. L’olio ricavato dalle sue drupe sembra essere un efficace rimedio nella cura dei dolori articolari. È infatti usato a questo scopo anche in veterinaria.

 

Il BASILICO è originario dell’Africa e dell’India ma si è ormai acclimatato da secoli anche in Europa. Ha proprietà antidepressive ed euforizzanti ed è inoltre un potente antiflogistico e sedativo del dolore dentario e gengivale.

 

L’ERBA CIPOLLINA, che cresce spontanea praticamente ovunque, ha un impiego pari a quello della cipolla. È immunostimolante e previene le ricorrenze erpetiche.

 

La MAGGIORANA origina dal Medio Oriente e fu coltivata sin dai tempi antichi per la bellezza dei suoi fiori. Il suo aroma è simile a quello del timo, ma più dolce e odoroso. Può ridurre l’incidenza dell’aftosi.

 

L’ORIGANO, pianta diffusa in tutta la nostra penisola, possiede importanti e riconosciute proprietà medicinali, contenute nelle sue sommità fiorite. Svolge un’ efficace azione stimolante sul sistema nervoso ed ha proprietà antalgiche. Le sue sommità fanno inoltre parte della composizione della cosiddetta “acqua archibugiata”.  In odontoiatria è usata come antisettico.

 

Il PREZZEMOLO è una pianta aromatica originaria del mediterraneo orientale, anticamente usata solo a scopo medicinale. Le sue foglie fresche contengono vit. A, vit. C, ferro, calcio e fosforo. 5 gr. di prezzemolo forniscono la razione quotidiana di vit. A e 30 gr. quella di vit. C. Riduce la fragilità vascolare e delle mucose orali.

 

Il ROSMARINO cresce spontaneo sui terreni rocciosi e calcarei delle coste del Mediterraneo. È un’erba aromatica molto diffusa nella cucina mediterranea. Possiede proprietà anti-ansia  ed antinfiammatorie.

 

Anche la SANTOREGGIA è una pianta molto diffusa nelle regioni mediterranee. Trova un valido impiego come condimento per le sue proprietà carminative che facilitano l’assimilazione di alimenti contenenti fecole. Possiede un forte potere antibiotico ed è stimolante ed antidepressiva e viene inoltre impiegata per migliorare il microcircolo orale e del distretto cranio-cervicomandibolare.

 

Infine la SALVIA, pianta tenuta in grande considerazione sin dai tempi antichi per le sue proprietà terapeutiche. Persino l’origine dl suo nome (dal latino salus, salute) sembra far riferimento alle riconosciute proprietà curative. Ancora oggi si usa fra l’altro per aromatizzare le vivande e per proteggere tessuti e indumenti dalle tarme. È efficace nella cura degli stati di malinconia e calma le crisi di ansia. Ha inoltre proprietà antisettiche, è stimolante, digestiva, emmenagoga, espettorante, cicatrizzante, tonica del sistema nervoso, antispasmodica, antisudorifera, carminativa ed ipoglicemizzante.  Il suo profumo è intenso ed invitante ma occorre non farne un uso sconsiderato in quanto contiene anche sostanze molto tossiche ed è quindi controindicata in caso di ipertensione.

 

Una menzione a parte meritano lo zafferano, lo zenzero e la curcuma.

 

Lo ZAFFERANO, pianta erbacea bulbosa, coltivata fin dall’antichità ed originaria dell’Oriente, viene usata in gastronomia e nella preparazione di medicinali. Anticamente lo zafferano era considerato una vera panacea, ed era impiegato nella cura di svariati disturbi: mestruazioni dolorose, lombalgia, dispepsia, spasmi bronchiali, asma, tosse, depressione ed eccitazione nervosa. Era considerato anche un afrodisiaco per gli uomini e per la sua spiccata capacità di attivare la mobilità uterina era spesso utilizzato come abortivo. In odontoiatria veniva impiegato come analgesico e sedativo in caso di problemi a gengive e denti e per frizionare le gengive dei bambini nel periodo della dentizione. Attualmente gli studi documentano gli effetti protettivi dello zafferano contro i danni indotti dai radicali liberi e le attività esercitate sul sistema nervoso centrale (mantenimento della plasticità neuronale, capacità di sostenere memoria e apprendimento, protezione dalle convulsioni farmaco-indotte), in particolare gli effetti sul tono dell’umore (in soggetti affetti da depressione di lieve e moderata entità). I suoi  costituenti chimici (in particolare i carotenoidi) conferiscono allo zafferano le notevoli proprietà antiossidanti e antiradicaliche.

 

CURCUMA e ZENZERO, entrambi appartenenti alla famiglia delle Zingiberacee, sono considerati fra le spezie quelle maggiormente dotate di potere antiossidante ed antinfiammatorio. Grazie ai  loro principi attivi (riuniti sotto il nome generico di curcumina, che comprende una grande varietà di molecole), queste spezie si dimostrano un valido sostituto delle cure farmacologiche convenzionali, nelle patologie reumatiche anche gravi con in più il notevole vantaggio di proteggere il tubo digerente (al contrario dei farmaci), e nei dolori post-operatori. Recenti studi hanno dimostrato un effetto antivirale e una stimolazione dei globuli bianchi, oltre alla capacità di intervenire a livello preventivo sui fattori che conducono allo scatenamento dei tumori, in particolare quelli dello stomaco. Altri studi hanno messo in evidenza le proprietà anti-nausea dello zenzero, che lo rendono molto utile, ad esempio, in caso di mal d’auto. Una curiosità: sembra che l’assorbimento dei principi attivi di queste spezie sia potenziato dalla contemporanea assunzione di piccole quantità di pepe.

 

 

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